Cuore della mostra sono le sale dotate della tecnologia Lighting Touch 7.0®, la più sofisticata attualmente sul mercato nel campo dell’interattività che permette ai muri di prendere letteralmente vita: grandi videoproiezioni a 360° si modificano, mutano e si evolvono in tempo reale al tocco degli spettatori. Nuove finestre pop up, grafiche, galleries, didascalie virtuali, approfondimenti storici, nuove immagini e tutto ciò che la fantasia può immaginare prende vita in una spettacolare proiezione per un’esperienza coinvolgente e totalizzante.
Ci immergeremo nella vita di Bob Kennedy, in quella della sua famiglia e della dinastia Kennedy, esploreremo “l’altra America” e il ‘68, Martin Luther King e le battaglie per i diritti civili, fino al cuore degli ottantadue giorni della campagna elettorale che lo vedrà partire in sordina e poi crescere sempre di più, in una corsa avvincente, giunta infine a prospettare una concreta chance di vittoria e di elezione a Presidente degli Stati Uniti. L’avvicinarsi alla Casa Bianca rappresentava la realizzazione di un sogno: il sogno di cambiare il mondo.
Bob aspirava a un mondo migliore e più giusto per sè, per i suoi figli, per i milioni di persone che lo amavano e per le generazioni future. Un sogno, questo, che terminerà nel peggiore dei modi, interrotto drammaticamente la sera del 4 giugno 1968 da alcuni colpi di arma da fuoco che ferirono a morte il senatore Bob Kennedy. Evento che segnò in maniera indelebile la società americana (ma non solo). Quei colpi di pistola spensero una speranza, fecero svanire un sogno e cambiarono il destino di una generazione. Grandi campiture di colore irregolari e asimmetriche sono state create all’interno dell’allestimento della mostra a simboleggiare metaforicamente tutto ciò che quell’assassinio infranse.
Il Sogno [the Dream] che si concretizzava nelle parole e nelle azioni di Bob Kennedy rimane un testamento della sua fede nei giovani come la migliore speranza per un futuro migliore, della sua convinzione che l’insieme di piccole azioni individuali possa produrre i grandi cambiamenti.
All’ultima sala è affidato il compito di raccontare l’attualità del pensiero di Bob Kennedy e la contemporaneità delle sue parole.
Una stanza circolare, senza bordi, simbolo di quel mondo senza spigoli e confini sognato da Bob, si trasforma in uno spazio partecipativo in cui siamo tutti uguali, così come nella società che auspicava.
È questo un ambiente con un’immersività ancora più profonda, intima, che riprende il concetto delle piccole azioni individuali, singole postazioni in cui ognuno potrà vivere una nuova esperienza personale entrando totalmente in contatto con Bob Kennedy, con i suoi pensieri, le sue idee, le sue parole, e finanche i suoi gusti e dove potrà per esempio scoprire curiosità come la sua passione per il gelato al cioccolato affogato nel cioccolato fuso o le canzoni che amava non solo ascoltare ma anche cantare.
Quel sogno che Bob aveva prima immaginato e poi perseguito, lo vivremo insieme a lui, più contemporaneo che mai.
Il finale della mostra è quindi tutto rivolto al presente e al futuro. Vedremo come tanto i progetti di prestigiose istituzioni pubbliche e private, come il Robert F. Kennedy Human Rights, quanto le aspirazioni e l’impegno civico di milioni di comuni cittadini in tutto il mondo, rendano più che mai attuale, ancora oggi, l’eredità spirituale e politica di Bob Kennedy.
Il sogno continua.